La Riserva Naturale Selva del Lamone
Cosa Vedere, Cosa Fare, Itinerari e Natura
Custode di boschi fatati, natura incontaminata e affascinati testimonianze storiche
Aggiornato il: 16 Aprile 2025
Al confine tra il Lazio e la Toscana, estesa tra i borghi di Farnese e Pitigliano, si trova la magnifica e preziosa Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, che tutela uno dei boschi più integri e selvaggi del Lazio. La foresta è cresciuta su un’antica colata lavica formatasi tra 150.000 e 50.000 anni fa.
La sua valenza naturalistica e ambientale riveste una notevole importanza grazie alla presenza di numerose specie arboree e faunistiche.
In essa infatti è stato istituito un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e una Zona di Protezione Speciale (ZPS). Di pregio sono anche le testimonianze storiche e archeologiche che ricadono all’interno dell’area protetta come ponti, villaggi fortificati, strade romane, luoghi di culto, necropoli e così via.
Un vero gioiello di natura incontaminata che cela vestigia di un antico passato che ancora oggi non mancherà di affascinare il turista.
Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone: Cosa vedere
Quasi la totalità della Selva del Lamone è coperta da boschi, mentre il resto è occupato da zone agricole. Il bosco è costituito da piante di cerro affiancato al carpino nero, carpino bianco, nocciolo. A queste si uniscono altri alberi tipici del clima mediterraneo tra cui il leccio, la roverella e la fillirea.
Infine, segnaliamo anche l’acero campestre, l’acero minore e l’orniello. Le aree agricole sono contraddistinte da vigneti, uliveti, frutteti e prati adibiti al pascolo.
L’area tutelata dalla Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone custodisce altre imperdibili sorprese: tra i fitti boschi scorre il fiume Olpeta che segna parte del confine meridionale della Riserva. Lungo le sue rive si aprono idilliaci e suggestivi scorci. In particolari ore del giorno, la luce che filtra tra le fronde degli alberi e si riflette sulle acque del torrente, crea un mosaico di luci e ombre che rendono questo luogo una meta ideale per gli appassionati di fotografia naturalistica.
Una delle maggiori attrazioni della Selva del Lamone sono le due spettacolari cascate; quella del Pelicotonno e la più celebre Cascata del Salabrone.
Da vedere è anche l’amena abbazia cistercense di Santa Maria di Sala. Risalente al XII secolo, fu restaurata tra il 2013 e il 2014. Si tratta di una piccola chiesetta rurale, egregiamente inserita nel paesaggio circostante, e facilmente raggiungibile dal borgo di Farnese.
Cosa Fare nella Riserva del Lamone
Consigli e Info Utili su Itinerari e Luoghi da Vedere
La Selva del Lamone è un luogo dove la natura regna sovrana. È consigliabile affrontare gli itinerari con la giusta preparazione: alcuni sentieri si snodano su terreni accidentati, ricoperti da blocchi lavici, con tratti poco segnati e in mezzo a una fitta vegetazione. Per questo motivo è importante avere con sé una mappa aggiornata, scaricabile dal sito dei Parchi del Lazio, o utilizzare app GPS dedicate al trekking.
Equipaggiamento consigliato:
Scarpe da trekking robuste e impermeabili
Abbigliamento tecnico a strati, in base alla stagione
Scorte d’acqua sufficienti, specialmente in estate
Snack o pranzo al sacco per escursioni di media/lunga durata
Bastoncini da trekking (soprattutto nei percorsi con dislivello o terreno irregolare)
Cappello e crema solare nei mesi più caldi
La segnaletica lungo i percorsi è discreta, ma non sempre ben visibile. Per questo motivo si consiglia di affrontare i percorsi più lunghi o impegnativi accompagnati da una guida locale, soprattutto per chi è alle prime esperienze o desidera approfondire gli aspetti botanici e archeologici del territorio.
La fauna della Selva è un altro elemento affascinante della riserva: è facile avvistare caprioli, cinghiali, volpi, istrici e numerose specie di uccelli. È importante mantenere un comportamento rispettoso, evitando rumori molesti e lasciando il bosco così come lo si è trovato.
Nei dintorni della Riserva, si possono visitare luoghi ricchi di fascino e storia come:
Il borgo di Farnese, da cui partono diversi sentieri e sede di uno dei principali accessi al parco.
Il Museo Civico “F. Rittatore Vonwiller” a Farnese, che espone reperti etruschi e materiali provenienti proprio da Rofalco.
Le forre e i corsi d’acqua della zona, che regalano panorami spettacolari e angoli ideali per una sosta immersi nel silenzio.
Dopo l’escursione, nulla vieta di concludere la giornata con una visita ai borghi vicini come Ischia di Castro con la sua Rocca Farnese, Cellere o Canino, o di assaporare la cucina locale in una delle trattorie tipiche che offrono piatti della tradizione maremmana e laziale.
Per gli appassionati di archeologia e natura, la Selva del Lamone rappresenta un’autentica immersione in un tempo sospeso, dove natura e storia si fondono in un’esperienza escursionistica autentica e rigenerante.
Per visitare la riserva occorre seguire scrupolosamente i sentieri segnati ma invitiamo il turista ad avvalersi di una guida esperta del luogo che potrà descrivere anche le bellezze naturalistiche e storiche della Riserva del Lamone. Segnaliamo due tra i vari itinerari che percorrono il bosco della Riserva: Sentiero della Strompia e il sentiero di Rosa Creapante.
Per conoscere tutti gli itinerari da fare a piedi, a cavallo e in MTB (Mountain Bike), invitiamo a consultare il sito web ufficiale dell’area protetta.
Informazioni Turistiche
Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone
Località Bottino, snc
01010 Farnese (VT)
Tel. +39 0761.45.88.61
Sito Web: www.parchilazio.it/selvadellamone
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Gianfranco Zampetti © Riproduzione vietata | Copyright