Monti Lucretili: Itinerari, Escursioni e Trekking
La bellezza e l’interesse che emergono dalla visita al Parco dei Monti Lucretili non è dovuta solamente all’intrinseca varietà e peculiarità della flora, fauna e alla conformazione del paesaggio ma anche dalla vicinanza di una grande città come Roma che dista a poco più di 30 km.
È insolito trovare un ambiente a tratti selvaggio e con una bassa antropizzazione nonostante ci sia il forte impatto di una metropoli. La sua presenza infatti ha un’influenza che va al di là dell’ambiente urbano propriamente detto.
La Flora e la Fauna dei Monti Lucretili
L’esplosione della natura sui Monti Lucretili, soprattutto nel periodo primaverile, ci porta molto lontano dal caos e dall’inquinamento cittadino. Il Parco dei Lucretili istituito con la legge regionale n.41 dell’89 ha potuto conservare e sviluppare tutte le potenzialità scientifiche, naturali e socio-economiche di questa fetta di territorio laziale. Ad uno sguardo superficiale non sembra avere un particolare interesse. In esso, però, troviamo esemplari molto importanti dal punto di vista naturalistico. Si è rilevata, anche se rara e sporadica, la presenza del lupo e una coppia di Aquile Reali che nidifica sul Monte Pellecchia.
Un’altra caratteristica dei Monti Lucretili è la ben nota elevata biodiversità che paradossalmente è stata determinata in parte dalla intensa e antica antropizzazione che attraverso lo sfruttamento delle foreste per il commercio del legname e intensi pascoli, ha creato un paesaggio di pascoli cespugliati alternati a boscaglie e a coltivi. Le specie animali e vegetali hanno avuto così a disposizione varia ambienti per poter vivere, ben diversi dalle foreste che uniformemente ricoprivano questi monti.

La Fauna dei Monti Lucretili
Senza dissertare sulla qualità e sulla quantità di specie floro-faunistiche, è determinante porre l’accento su due questioni. Il primo punto riguarda una serie di problemi tipici delle aree protette: in particolar modo lo spopolamento montano e l’eccessiva presenza di attività agro-silvo-pastorali. L’altro è invece la volontà di un recupero dell’ambiente originario e di promuovere la rinascita fisica ma anche culturale e storica dei paesi all’interno del parco.
La sua presenza aiuta il turismo naturalistico ed escursionistico tale da favorire un cambiamento politico delle amministrazioni. Queste pian piano sfruttano adeguatamente questa risorsa in più per dare un volto nuovo al futuro dell’area e alle popolazioni locali. Infatti moltissime sono le opportunità di lavoro per gli abitanti dei tredici comuni che gravitano sul Parco dei Lucretili che vanno dalla manutenzione del verde all’apicoltura, dalle coltivazioni biologiche all’artigianato artistico.
Monte Gennaro da Marcellina (Prato Favale)
l sentiero che da Prato Favale sale al Monte Gennaro è la via classica per salire a questo monte simbolo dei Lucretili. Inoltre, la segnaletica, ben curata dal Parco, consente di percorrere…
Monte Guardia da Roccagiovine
Ovunque ci si trovi su questi monti, in primavera è uno spettacolo ma per avere un’idea della natura dei Lucretili e viverla in una giornata, questo sentiero che raggiunge la cima del Monte…
Monte Pellecchia da Monteflavio
Questa che proponiamo è la via più frequentata per salire al Monte Pellecchia, la cima più alta dei Monti Lucretili. L’itinerario ci permette, partendo da Monteflavio, di ammirare…
Monte Serrapopolo da Scandriglia
Itinerario interessante, molto bello nella parte finale che raggiunge il Monte Serrapopolo, una delle montagne meno conosciute dei Monti Lucretili. A tratti un po’ monotono per la similarità…
Pizzo Pellecchia da Monteflavio
Tanti sono gli itinerari su questi monti che suscitano l’interesse per il naturalista ma questo che raggiunge il Pizzo Pellecchia “fa scuola” di ecologia. Una lettura attenta dei particolari…
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