Monte Gennaro da Marcellina (Prato Favale): Introduzione al percorso
Andata: Da Marcellina – Prato Favale, per la Valle Cavalera, il Pratone e il versante Sud-Est
Ritorno: Stesso itinerario
Il sentiero che da Prato Favale sale al Monte Gennaro è la via classica per salire a questo monte simbolo dei Lucretili. Inoltre, la segnaletica, ben curata dal Parco, consente di percorrere questo gruppo montuoso in tutte le direzioni. Ciò permette di raggiungere senza difficoltà le numerose cime: Monte Pellecchia, M. Serrapopolo, Pizzo Pellecchia, per citarne alcuni, e Monte Gennaro, detto anche Monte Zappi.
Tutti gli itinerari che si snodano all’interno dell’area montuosa si presentano interessanti in tutte le stagioni e ci sono ottime guide naturalistiche che possono accompagnare l’escursionista alla scoperta della biodiversità di questi luoghi. Il sentiero che raggiunge la cima di Monte Gennaro è tra i più facili che si possono percorre sui Monti Lucretili. Infine segnaliamo delle difficoltà nei periodi particolarmente piovosi, rendendo il cammino un po’ disagevole lungo le vallate.
Descrizione del Percorso
Dalla Via Tiburtina o dall’uscita “Tivoli” sulla A24 si raggiunge l’abitato di Marcellina, si prosegue uscendo dal paese e si percorre la strada che porta a San Polo dei Cavalieri. Superate le ultime case, in coincidenza di una curva, si svolta a sinistra e si risale il versante meridionale del Monte Morra. Poi si giunge in un’ampia conca prativa che prende il nome di Prato Favale. Percorsi circa 6 km dal centro di Marcellina la strada termina e si parcheggia.
Il sentiero inizia in corrispondenza della fine della strada e percorre a mezza costa l’ampia spalla sassosa situata tra il Fosso di Valle Fura (sulla destra) e il Monte Sant’Andrea (sulla sinistra). Raggiunto e superato il Poggio di Valle Fura (890 m, senza nome sulla carta IGM) si scende leggermente per andare ad imboccare la larga Valle Cavalera dominata da bellissimi e imponenti faggi (940 m, 0.20 h). Dopodiché il percorso si snoda in leggera salita e non presenta difficoltà di rilievo. Se nei giorni precedenti l’escursione è piovuto diventa problematico camminare sul fondo di questa valle.
Verso il Monte Gennaro
Infatti il fondo di questa, essendo punto di passaggio di numerose mandrie che fanno la spola tra Prato Favale e il Pratone, diventa assai fangoso rendendo l’escursione oltremodo faticosa. In seguito la valle, sempre caratterizzata da bellissimi faggi secolari, si fa man mano più stretta. Seguendo il tracciato si discende ad una conca dove si incontra il sentiero di destra per Campitello (1020 m, 0.20 h / 0.40 h).
Si prosegue e in breve si giunge sull’ampio pianoro erboso de “il Pratone”. Usciti così dal bosco si prosegue tagliando obliquamente il prato verso sinistra in direzione delle coste del Monte Gennaro. Raggiunta così la base dei pendii si imbocca un valloncello (1030 m, 0.20 h / 1.00 h) che termina in corrispondenza della cresta nord a poca distanza dalla cima del Monte Gennaro (Monte Zappi). Infine si volta a destra e con un brevissimo percorso di cresta si raggiunge la vetta (1271 m, 0.40 h / 1.40).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 440
Tempo andata: 1.40 ore
Tempo ritorno: 1.20 ore
Difficoltà: T
Segnaletica: segni bianco-rossi
Luogo di partenza: raggiungibile con auto e pullman
Coordinate GPRS
Monte Gennaro
42°03′22.43″N 12°48′31.46″E
Mappa (Monte Gennaro)
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