Artena

Scopri cosa vedere ad Artena, borgo sui Monti Lepini

Celebre per avere il centro storico interamente pedonale, si trova a soli 46 km da Roma

Sulle propaggini che guardano a nord dei Monti Lepini, sorge l’abitato di Artena, borgo di antiche origini e tra i più caratteristici paesi del gruppo montuoso. Infatti è sorto su un ripido sperone roccioso che fa di questa affascinate località, uno dei rari esempi di centro storico del Lazio non accessibile alle auto. Le case, per tale motivo, possono essere raggiunte solo per mezzo di scalinate e stretti vicoli. Tra la zona moderna in basso e il cuore più antico in alto ci sono oltre 150 metri di dislivello. Il borgo si trova a 420 metri d’altezza e domina il paesaggio circostante fatto di dolci colline. Dista 46 km da Roma, 40 km da Latina e 46 km da Frosinone.

Storia e Origini di Artena

Le origini del paese si fanno risalire all’ VIII secolo a.C., attestato da scavi effettuati nel 1830 da lord Beverly vicino al centro abitato. Si scoprirono resti di un’antica città preromana le cui testimonianze più interessanti sono rappresentate da maestose mura ciclopiche e altri oggetti di notevole rilevanza storica.

Artena (RM) | Cosa vedere nel borgo | Lazio Nascosto
Panorama del borgo

L’archeologo Antonio Nibby ebbe la conferma delle scoperte di Beverly in alcuni passi dell’opera “Ab Urbe condita libri” di Tito Livio in cui si cita una città tra Ecetra e Ferentino. Il Nibby dedusse che tale sito corrispondesse al primo nucleo di Artena che fu fondato dai Volsci e successivamente entrò a far parte dell’area Romana. Fu chiamato Montefortino poi cambiato in quello attuale nel 1873.

Il nome del paese di Montefortino fu citato in un documento del 1226, anno in cui passò sotto la signoria Conti di Segni. Si allearono con gli Aragonesi, costruirono il castello, governando la città fino al 1475. In tale anno fu conquistato da Carlo VIII di Francia. Al posto dei Conti di Segni subentrò Prospero Colonna, nominato dallo stesso Carlo VIII.

Dopo numerose distruzioni operate dai vari papi che portarono addirittura alla quasi totale cancellazione del centro abitato e ai debiti accumulati dalla Famiglia Colonna, Montefortino fu venduto al Cardinale Scipione Borghese nel 1614. Egli intraprese una serie di lavori che portarono il paese a vivere un florido periodo economico e sociale. Furono avviate numerose migliorie a tutto il borgo e realizzate strutture civiche e religiose.

Ulteriore sviluppo si ebbe grazie alla sua vicinanza con Roma e Latina e alla più recente costruzione dell’arteria autostradale con l’uscita di Valmontone. Ciò ha permesso un aumento del flusso turistico, specie negli ultimi decenni.

Cosa vedere ad Artena

Le Chiese

La bellezza di Artena si riscontra non solo nel suo peculiare assetto urbano ma anche nelle case arroccate sul costone, con piccole finestre strette, raggiungibili tramite ripide scalinate e vicoli. Si nota la compattezza del borgo che sembra somigliare più a una fortezza che ha un borgo (da qui il nome originale di Montefortino). Graziosi sono anche gli scorci nel centro storico dove si respira l’atmosfera medievale in un silenzio d’alti tempi.

Non mancano, ovviamente, elementi architettonici di rilevo come la Collegiata di Santa Croce, il Convento dei Padri Francescani, costruito nel 1629, la Chiesa di Santa Maria delle Letizie, la Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano Protomartire e la Chiesa del Rosario.

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Vicolo caratteristico del centro storico

Il Palazzo Borghese, l’ex Granaio e il Museo Archeologico Roger Lambrechts

È interessante da vedere anche il maestoso Palazzo Borghese risalente al XVII secolo. Oggi lo ammiriamo dopo la ristrutturazione avvenuta tra il 1615 e il 1618 per volere di Scipione Borghese. L’interno è abbellito da un grandioso giardino, ora visitabile dopo i lavori di risistemazione.

Altre opere architettoniche realizzate durante il periodo Borghese sono l’Arco Borghese e l’Ex Granaio Borghese. Il primo rappresentava l’ingresso principale al paese e fu costruito sotto Scipione Borghese. Il secondo edificio è in realtà un Palazzo edificato dai Borghese nel XVIII secolo che ha mantenuto la sua funzione originaria di granaio fino agli anni cinquanta.

Oggi ospita il Museo Archeologico Roger Lambrechts e la Sala Consiliare. Nel Museo sono esposti vari reperti, spesso ben conservati, relativi ad un insediamento di Età Repubblicana il cui nome rimane sconosciuto. Inoltre, scavi avvenuti nel corso degli ultimi decenni, hanno consentito di arricchire le collezioni ampliando il panorama archeologico inerente alle strutture abitative sorte nelle campagne intorno al borgo.

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Informazioni Turistiche

Comune di Artena
Via Filippo Prosperi, 1 – 00031 (RM)
Tel . +39 06.95.19.10.20
Sito Web del comune

Museo Archeologico
Granaio Borghese
Via Fleming, snc
Tel. . +39 06.95.19.10.65
Sito web museo

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