Abbazia di San Giovanni in Argentella

Come Arrivare, Orari di Visita e Cosa Vedere nell’Abbazia di San Giovanni in Argentella

Aggiornato il: 14 Maggio 2024

Quasi confusa tra le campagne, casolari e boscaglie intorno a Palombara Sabina, sorge la romanica Abbazia di san Giovanni in Argentella. Una perla architettonica non ancora adeguatamente valorizzata ma che merita una visita accurata. Il fascino antico che emana e la misteriosa data di fondazione suscitano interesse e fascino, ponendosi come una delle attrazioni storico – turistiche più belle nei dintorni di Palombara. L’abbazia (percorrendo una diramazione posta al 34,700 km della SP 23a Palombarese, direzione Santa Lucia di Fonte Nuova) si trova a circa 3,5 km dal centro della cittadina, 39 km da Roma (24 km dal GRA) e 18,5 km da Tivoli.

Storia dell’Abbazia

L’origine dell’attributo “in Argentella” si deve alla presenza di una sorgente: il fiume che scorreva lungo la valle aveva, appunto, sfumature di color argento. Nei sotterranei della cripta sgorga acqua da una sorgente che in passato era ritenuta miracolosa.
Incerta, come accennato, è la data di fondazione ma seguendo fonti storiche e analizzando le opere all’interno della chiesa è possibile ricondurre l’edificazione di un primo oratorio al VI-VIII secolo. Tale struttura fu eretta sopra una preesistente villa romana (II-I sec. a.C.). L’edificio di origine bizantina fu ampliato diventando l’attuale chiesa romanica (XII secolo). Gli elementi architettonici rimasti furono la cripta, il ciborio, il presbiterio e l’altare maggiore.
Recenti studi su documenti e fonti storiche risalenti al 998, 999 e al 1010 portano a considerare l’abbazia come benedettina anche in virtù di un simbolo (una croce con 4 dischi) posto nella lunetta sopra il portale. Dunque l’origine del complesso monastico risalirebbe al periodo alto medievale.

Tappe fondamentali della storia dell’abbazia sono il 1284 anno in cui il monastero venne affidato dal cardinale e signore di Palombara Jacopo Savelli a una piccola comunità dell’ordine Guglielmita. Grazie a loro furono avviati importanti lavori di ampliamento e miglioramento della struttura.

Questo fu il periodo di maggior splendore a cui seguì, dal 1445, un lungo periodo di progressiva decadenza a causa dell’abbandono dei monaci. Alterne vicende non fecero altro che aggravare la situazione. Momento cruciale fu la concessione ad abati, discendenti di casa Savelli, fino al 1659, e in seguito lasciato a contadini e altri abati che abbandonarono tutta la struttura portandola alla rovina. Un timido tentativo di rivalutazione fu avviato dal cardinale Lorenzo Litta nel 1815 ma non è chiaro quale reale impatto abbia avuto.

Dichiarata Monumento Nazionale nel 1900, rimase a lungo abbandonata, fino al 1963 quando fu concessa ad alcuni membri della Fraternità dei Santi Nicola e Sergio. La comunità resse il complesso abbaziale fino al 2020 quando fu inserito nella diocesi di Sabina – Poggio mirteto con l’auspicio che il cambio di gestione possa ridare degno valore e maggiore visibilità a questo piccolo grande gioiello dell’arte romanica.

Visita l’Abbazia di San Giovanni in Argentella

La contaminazione architettonica tipica della struttura rende difficile datare i vari rimaneggiamenti succedutisi nel tempo, avvenuti quasi sempre con il reimpiego di antichi elementi. L’entrata al complesso benedettino è riconoscibile da mura medievali, con un cancello e un cartello turistico che ci informa sulla storia e l’architettura dell’abbazia.

La facciata è architettonicamente diversa dal resto dell’edifico presentando un corpo di fabbrica realizzato nel XIV secolo, con funzioni conventuali, attestato da documenti del 1594. È presente un portale racchiuso in un protiro e alcune finestrelle. Sopra il portale si può ammirare una piccola nicchia delimitata da colonnine, dove è custodito un affresco della Madonna del Latte. La chiesa abbaziale è rivestita da pietre di tufo giallo e le pareti laterali presentano linee di pietre bianche volte a formare strisce chiare longitudinali. Splendido il campanile che si trova a metà della parete di sinistra, adornato da monofore, bifore e trifore. Ospitava una campana, ricevuta in dono dai Gugliemiti di Perugia nel 1330. Ad impreziosire la chiesa, un bell’abside al centro con tre finestre ornate da lesene mentre le due laterali non hanno particolari decorazioni.

L’affascinante architettura esterna ben predispone verso quella interna. Varcato l’ingresso noteremo tre navate divise da una serie di colonne (primi decenni del III secolo) decorate da capitelli con foglie di lauro e altre piante. Ampia e con maggiori elementi decorativi è la navata centrale rispetto a quelle laterali ma tutte e tre terminano con le absidi prima descritte.

In fondo spicca un bel baldacchino in stile longobardo sorretto da 4 colonne con capitelli (XI-XII secolo) a coprire l’altare maggiore, rialzato rispetto al pavimento della chiesa.

L’interno, a causa del lungo periodo di abbandono, ha perso quasi del tutto gli affreschi originali di cui rimangono solo poche tracce. Quelli più significativi sono un dipinto di San Michele Arcangelo di autore e data sconosciuti, san Guglielmo (visibile in fondo alla navata di destra), e due dipinti che si trovano dopo l’arco in fondo alla navata di destra. I restanti, molto danneggiati dall’umidità, sono stati realizzati all’epoca dei guglielmiti (XIV secolo). Una serie di resti di affreschi sulla parete destra, nonostante sia in buona parte danneggiati, mantengono inalterato il loro antico fascino.

Abbazia di San Giovanni in Argentella: Giorni e Orari di Visita

Orari di apertura

SABATO
Dal 1 novembre al 31 marzo: 15:00 – 17:00.
Dal 1 aprile al 31 ottobre: 16:00 – 19:00.

DOMENICA
10:00 – 13:00

L’ingresso è consentito fino a 30 minuti prima dell’orario di chiusura. Visite della chiesa sospese durante le celebrazioni.

Sono possibili anche visite per gruppi durante la settimana su appuntamento.

Chiuso: Pasqua, Natale, Capodanno, Ferragosto

N.B. gli orari delle visite guidate e di apertura dell’abbazia potrebbero subire delle variazioni. Pertanto Vi consigliamo di fare sempre riferimento alle informazioni rilasciate sul sito ufficiale dell’abbazia.

Prezzi del Biglietto

L’ingresso all’Abbazia è libero e gratuito. Per prenotare la visita guidata, bisogna contattare prima di recarvi sul luogo.

Come Arrivare all’Abbazia di San Giovanni in Argentella

Il complesso romanico dell’Argentella dista 3 km dal centro di Palombara Sabina. Per chi proviene da Roma si percorre la SP636 e poco prima di arrivare al borgo, in corrispondenza di una rotatoria, imboccare Viale Giovanni XXIII/SP23a in direzione est (3° uscita). Superato l’Oratorio parrocchiale di Santa Maria (sulla sinistra) si continua sulla SP23a (ora chiamata SP Palombarese) per 1,9 km. Troverete, sulla sinistra, una stradina in leggera salita che raggiunge la Località S. Giovanni In Argentella (un cartello turistico indica l’abbazia). Senza mai deviare, e in meno di un km, raggiungerete la meta.

Cosa vedere nei dintorni

Si può abbinare la visita del centro storico di Palombara Sabina (3 km), in particolare il maestoso Castello Savelli che domina il centro abitato. Inoltre nell’arco di pochi km è possibile visitare alcune delle città fantasma più noti del Lazio. Ricordiamo:

Castiglione (5,7 km),
Stazzano Vecchio (9,6 km)
Marcellina Vecchia (6,4 km)

A questi si aggiungo i borghi di Sant’Angelo Romano con il suo Castello Orsini e il Parco Naturale dei Monti Lucretili, gruppo montuoso ricco di sentieri e di luoghi dal grande fascino naturalistico e storico.

Informazioni Turistiche

Abbazia di San Giovanni in Argentella
Diocesi Suburbicaria Sabina – Poggio Mirteto
Contatti
Sito Web dell’Abbazia

Dove si Trova l’Abbazia
Località S. Giovanni In Argentella, 96
00018 Palombara Sabina (RM)

Lazio Nascosto © 2022 | Exentia srls Via Isonzo, 94 - 04100 - Latina | C.F. e P. Iva 02854870595 | Iscrizione al Registro delle Imprese REA LT 204642 | Pec exentiasrls@pec.it