Abbazia di Montecassino

Cosa vedere e come visitare l’Abbazia di Montecassino
Come arrivare, Orari e Prezzi del biglietto delle visite Guidate

Aggiornato il: 30 Marzo 2023

L’Abbazia di Montecassino è uno dei luoghi di culto più importanti del Lazio e d’Italia e può essere definita come la culla del monachesimo occidentale. Venne fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia, su una zona dove in tempi passati sorgeva un’antica torre e un tempio dedicato ad Apollo. Sorge su una collina a 519 metri d’altezza, e dista circa 9 km da Cassino, 61,5 km da Frosinone e 143 km da Roma (131 km dal GRA).

Nel corso della sua storia ha subito numerose vicende fatte di distruzioni, saccheggi, terremoti e successive ricostruzioni. Fu proprio San Benedetto a scegliere questa montagna per costruire un monastero che avrebbe ospitato lui e i monaci che lo seguivano da Subiaco.

Abbazia di Montecassino | Cosa vedere e come visitarla
Abbazia di Montecassino

L’Abbazia di Montecassino nella storia

Dalla fondazione al Medioevo

Nonostante un paganesimo ancora forte, egli ebbe la forza di trasformare un luogo sperduto e isolato in un monastero cristiano ben strutturato dove ognuno potesse avere la dignità che meritava, attraverso il lavoro e la preghiera. Nel 577, il complesso benedettino cominciò a subire le prime invasioni distruttive come quella da parte dei Longobardi. I monaci non poterono far altro che abbandonare l’abbazia e cercare rifugio presso la città di Roma, portando con loro le spoglie di San Benedetto.

Dal 643 i monaci trovarono ospitalità nella comunità di San Colombano a Bobbio e in seguito nei vari monasteri ed abbazie colombaniane in Italia ed in Europa, avendo così la possibilità di diffondere il messaggio del santo di Norcia e di conseguenza accrescere di molto le comunità benedettine. Intorno al 717, a causa dell’azione di Petronace di Montecassino, l’abbazia venne distrutta una seconda volta dai Saraceni nel 883. Passarono molti anni prima che, nel 949 l’Abbazia venne ricostruita, grazie al volere di papa Agapito II.

Il periodo medievale

Distrutta da un terremoto nel 1349 e nuovamente ricostruita nel 1366, l’abbazia assunse nel XVII secolo l’aspetto tipico di un monumento barocco napoletano, grazie anche alle decorazioni pittoriche di numerosi artisti. Ma le vicissitudini dell’Abbazia di Montecassino non finisco qui. Durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale, ed esattamente il 18 febbraio del 1944, un potente attacco delle forze alleate rase al suolo l’intera abbazia, credendo che li ci fossero nascoste delle truppe tedesche. Quasi nulla rimase intatto da quel bombardamento aereo ma come per miracolo solo la statua di San Benedetto uscì indenne, rimanendo in piedi fino alla fine.

Per tutto il medioevo questo superbo luogo di culto laziale fu un fervente centro di cultura grazie alla sapiente maestria dei suoi abati, alle ricche biblioteche, ai suoi archivi, alle scuole miniaturistiche. Tutto questo nel corso dei secoli hanno permesso che molte opere antiche di pregio e dal grande valore storico venissero create e conservate. La maggior parte delle decorazioni erano costituite da pitture, oggi in maggior parte perdute e delle cui conosciamo soltanto alcuni soggetti, come le Storie dell’Antico e Nuovo Testamento nell’atrio.

Abbazia di Montecassino | Cosa vedere e come visitarla
Il magnifico chiostro dell'Abbazia

Visita l’Abbazia di Montecassino

Dal chiostro alla Torre Romana

Partendo dal Chiostro posto a uno dei due ingressi all’abbazia (il secondo si trova sotto la Torre Romana abitata da San Benedetto), si passa attraverso il corridoio degli Ospiti e successivamente prosegue fino alla porta del Chiostro del Bramante.

All’ultimo piano della Torre Romana vi è l’appartamento Papale. Bellissima è la grande statua bronzea del 1952 di Attilio Selva rappresentante la morte di San Benedetto e donata all’abbazia dal Cancelliere Tedesco Adenauer.

Seguendo il porticato si passerà davanti al mosaico del Cristo tra la Madonna e San Martino disegnato da Frate Vignarelli.

Dal Chiostro del Bramante alla Loggia del Paradiso

Usciti dal Chiostro di ingresso si entra nel Chiostro del Bramante chiamato così proprio perché la struttura originale fu ideata e disegnata dal Bramante nel 1595. Il chiostro è ampio e misura 30 metri di larghezza e 40 metri di lunghezza inclusa la gradinata. È possibile osservare, nel chiostro, due statue che raffigurano rispettivamente San Benedetto e Santa Scolastica.

Il loggiato che si affaccia sulla Valle del Liri è stato nominato poeticamente Loggia del Paradiso. Da qui volgendo, lo sguardo verso destra si vede il Cimitero di Guerra Polacco. Il disegno originale risalente al 1513 è attribuito ad Antonio da Sangallo il Giovane.

L’abbazia

Giungendo al Chiostro dei Benefattori si osservano porticati risalenti al 1666 in cui sono disposte 24 grandi statue di Papi, Santi o Re che nel corso dei secoli hanno donato maggior splendore alla già bellissima Abbazia di Montecassino.

Dopo il disastroso bombardamento tutta la struttura abbaziale venne ricostruita con un lungo ed accurato lavoro di restauro ed è considerata un vero simbolo della ricostruzione del dopoguerra Italiano. Con meticolosa cura vennero riutilizzati in parte i materiali che fu possibile recuperare dai marmi dei pavimenti e le intarsiature dei decori alle pareti. Molti degli affreschi e altre opere d’arte contenute nell’abbazia furono perdute per sempre ma nonostante tutto qualcosa si salvò, oltre alla miracolosa statua di san benedetto, come ad esempio, il bellissimo coro posto dietro l’altare maggiore insieme al maestoso organo a canne.

La volta che sovrasta il Coro ligneo è stata dipinta da Stefanelli nel 1984 con affreschi in cui viene raffigurato San Benedetto in atto di predicare, di San Paolo e di San Giovanni Battista mentre sulla sinistra, ben riconoscibile dallo stemma dei de’ Medici, la tomba di Piero dei Medici.

Cosa vedere nei dintorni

Nonostante la visita all’Abbazia di Montecassino possa occupare un’intera giornata (la visita comprende anche l’archivio, la biblioteca e il museo), consigliamo, per completare al meglio la gita, una visita al vicino Cimitero Militare Polacco, raggiungibile discendendo, per qualche centinaio di metri la strada che giunge al centro dell’abitato di Cassino.

A 6 km, lungo la strada che porta all’abbazia, si trova la caratteristica Rocca Janula, una fortificazione medievale oggi visitabile dopo lungi lavori di restauro. Inserita nella Rete delle Dimore Storiche del Lazio è utilizzata anche per eventi musicali e culturali.

Tuttavia, se dovesse rimanere tempo a sufficienza si può raggiungere, in breve tempo, la Riviera di Ulisse percorrendo la SR 630. Percorrendo quindi la litoranea si giunge a Formia con il suo notevole lungomare e, poco più avanti, la bellissima Gaeta dove potremmo ammirare, oltre al centro storico e al Duomo di Sant’Erasmo, il suggestivo Santuario della Montagna Spaccata e la splendida Grotta del Turco.

Come visitare l’Abbazia di Montecassino

Orari di visita

L’Abbazia è aperta ai visitatori dal lunedì alla domenica durante tutto l’anno. Si raccomandano rispetto, silenzio e compostezza assoluti. L’ingresso è libero e gratuito ed è regolato dai seguenti orari:

Dal 1 Novembre al 31 Marzo

Lunedì – Sabato
Dalle ore 9:30 alle ore 16:50 (Orario Continuato)

Domenica
Dalle ore 9:30 alle ore 17:15 (Orario Continuato)

Dal 1 Aprile al 31 Ottobre
Tutti i giorni
Dalle ore 9:30 alle ore 18:30 (Orario Continuato)

Per le visite guidate (orari, prezzi del biglietto, prenotazioni) consultare il seguente link: visite guidate

Per eventuali modifiche su date e orari di visita consultare il seguente link: orari di apertura

N.B. gli orari delle visite e di apertura dell’abbazia potrebbero subire delle variazioni. Pertanto Vi consigliamo di fare sempre riferimento alle informazioni rilasciate sul sito ufficiale dell’abbazia. 

Informazioni Turistiche

Abbazia di Montecassino
via Montecassino s.n.c.
03043 Cassino (FR)
Tel. +39 0776.31.15.29
Sito Web dell’Abbazia


Biblioteca
Tel.+39 0776.31.15.29
Tel. +39 0776.31.23.93
Sito Web della Biblioteca


Visite guidate
Tel.+39 0776.31.15.29
Prenota visite guidate

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