Scopri l’Abbazia di Farfa, uno dei luoghi di culto più importanti del Lazio
Visite guidate, orari e prezzi del biglietto
Aggiornato il: 25 Novembre 2024
L’Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa o più semplicemente Abbazia di Farfa rappresenta uno dei monumenti religiosi più importanti del Lazio ed uno dei luoghi cardine nella storia del monachesimo italiano ed europeo. Il complesso medievale si trova nel piccolo borgo di Farfa, località suggestiva a soli 4,5 km da Fara in Sabina. Un luogo colmo di spiritualità e storia, circondato dalle dolci colline della Sabina. Custodisce pregevoli opere d’arte e una collezione di libri conservati in una delle biblioteche più prestigiose d’Italia. Per arrivare all’abbazia occorre poco più di un’ora dal centro di Roma e circa 40 minuti da Rieti.
Le Origini dell’Abbazia
Secondo la tradizione, la primitiva chiesa fu fondata da San Lorenzo Siro alla metà del VI secolo, sui resti di un tempio dedicato alla Dea Vacuna, dopo che egli, giunto in Sabina insieme con alcuni eremiti orientali per diffondervi il Vangelo, ebbe sconfitto un terribile drago che infestava la zona.
In seguito alla sua distruzione da parte dei longobardi, l’abbazia venne ricostruita tra i secoli VII e VIII da un gruppo di monaci savoiardi. Questa volta guidato da San Tommaso di Moriana, che qui si recò per l’avervi trovato tre alti cipressi, come indicatogli da un’apparizione della Madonna. Cipressi che ancor oggi, solenni, sorvegliano Farfa.
L’Abbazia di Farfa nel Medioevo
Al di là della leggenda, grazie alla posizione strategica, per tutto l’Alto Medioevo l’Abbazia di Farfa mantenne un’importanza economica e politica paragonabile a quella degli abati di Montecassino, esercitando il suo potere su castelli, torri e borghi situati anche a grande distanza. In un periodo di incertezza e di decadenza culturale, il lavoro dei monaci permise inoltre di custodire e tramandare documenti e testi fondamentali per l’Umanità.
L’Abbazia di Farfa si arricchì presto di una meravigliosa biblioteca, e divenne il centro della rinascita culturale di questa parte d’Italia. Per la sua eminenza, Farfa godette della protezione di Carlo Magno, che qui sostò nell’anno 800, e poi dei suoi successori. Con lo sfaldarsi dell’Impero Carolingio, tuttavia, il complesso benedettino entrò in uno stato di altalenante crisi che perdurò almeno sino al XV secolo, quando si assistette ad un suo ampliamento edilizio ed ad un suo rinnovamento artistico. Perduta però ormai ogni autonomia nei confronti del Papato, e divenuta preda ambita dalle maggiori famiglie baronali romane, iniziò per Farfa un’inesorabile declino che la portò allo status di piccolo villaggio rurale.
Visita l’Abbazia di Farfa
La Chiesa di Santa Maria
Oggi l’Abbazia di Farfa, completamente recuperata (nonostante i restauri spesso grossolani degli edifici) insieme al suo pittoresco borgo medievale, si offre in tutta la sua bellezza come una delle mete turistiche essenziali della Sabina. Fulcro della visita è la splendida chiesa di Santa Maria, caratterizzata all’esterno dall’originario aspetto romanico, visibile nella facciata e soprattutto nel bellissimo ed austero campanile.
All’interno si intersecano opere d’arte di epoche diverse, dalle colonne romane d’ordine ionico che dividono le tre navate, al pavimento cosmatesco. Altre pregevoli opere sono la miracolosa icona duecentesca della Madonna di Farfa, il cinquecentesco “Giudizio Finale” di scuola fiamminga della contro-facciata. Infine mirabili sono i capolavori del catino absidale, con gli affreschi di Orazio Gentileschi (XVI-XVII secc.), le grottesche degli Zuccari (XVI sec.) e l’elegante coro ligneo seicentesco.
I chiostri e la biblioteca
Nondimeno, ulteriori attrattive sono date dai due chiostri, il romanico “Chiostro Longobardo” e il rinascimentale “Chiostro Grande”, dall’affascinante cripta di forma semianulare (VII-IX secc.), che conserva tracce di affreschi raffiguranti la vita dei martiri, e dall’insigne biblioteca, che custodisce, tra l’altro, antichi manoscritti ed un’edizione originale della storica Enciclopedie di Diderot e D’Alembert.
In realtà, l’Abbazia di Farfa potrebbe offrire dal punto di vista espositivo molto e molto di più. Molte aree del complesso, infatti, sono chiuse al pubblico, in attesa di sistemazione. Queste celano agli occhi indiscreti del turista i segreti di una vicenda millenaria, sulla quale ancora non si è fatta totale chiarezza.
Orari delle Visite Guidate
La visita alla chiesa è libera, mentre quella agli interni degli edifici abbaziali è a pagamento e guidata, ed è regolata dai seguenti orari:
Il servizio di visite guidate si effettua nei seguenti orari:
mattina 10:00 – 11:00 – 12:00
pomeriggio 15:00 – 16:00
pomeriggio ora legale 15:30 – 16:30
Lunedì chiuso
Prezzi del Biglietto e Tariffe
Biglietto intero individuale: 6,50 euro a persona
Biglietto ridotto (7 – 12 Anni): ingresso gratuito
Visita del Borgo: 2,50 euro a persona.
Gruppi parrocchiali con sacerdote o diacono al seguito: 5,50 euro a persona.
Per tutte le informazioni sulle tariffe, orari delle visite e le prenotazioni consulta la pagina dedicata sul sito web ufficiale dell’abbazia.
N.B. gli orari delle visite e di apertura dell’abbazia potrebbero subire delle variazioni. Pertanto Vi consigliamo di fare SEMPRE riferimento alle informazioni rilasciate sul sito ufficiale dell’abbazia.
Informazioni Turistiche
Abbazia Benedettina di Santa Maria di Farfa
Via del Monastero, 1
02032 Fara in sabina (RI)
Informazioni, prenotazioni, visite guidate (singoli, gruppi)
Tel. +39 0765.27.70.65
Sito Web dell’Abbazia
Biblioteca Statale – Monumento Nazionale di Farfa
Ministero dei Beni Culturali e Ambientali
Tel. +39 0765.27.70.30
Sito Web
Coordinate GPS
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