Il Parco dei Mostri a Bomarzo

Alla scoperta del magico Sacro Bosco
Cosa vedere, come arrivare, orari e prezzi del biglietto

Aggiornato il: 19 Gennaio 2024

Il Parco dei Mostri chiamato anche Sacro Bosco è uno dei luoghi più belli e misteriosi del Lazio e si trova a 1,5 km da Bomarzo, famoso borgo della Tuscia. Questo particolare e affascinante parco è ricco di maestose quanto bizzarre statue alcune dalla forma inquietante ma di grande magnetismo e impatto scenico.

Sono molti gli elementi che concorrono a ritenere questo enigmatico giardino del viterbese come un eminente esempio di itinerario iniziatico e non come una semplice espressione, pur bizzarra ed insolita, del gusto manieristico italiano.

Il Sacro Bosco era originariamente collegato al Palazzo Orsini di Bomarzo tramite un enorme giardino all’italiana, di modo che l’entrata inaspettata alla Villa delle Meraviglie producesse nel visitatore un evidente contrasto emotivo con la rasserenante ed ordinata visione precedente.

Parco dei Mostri di Bomarzo | Cosa vedere e come visitarlo
Parco dei Mostri di Bomarzo

Vista il Parco di Bomarzo

Tale contrasto incarnava così metaforicamente (e con sensibili richiami alla Comedia dantesca) il distacco tra le rassicuranti certezze materiali quotidiane, proprie della vita sociale, e la violenta inquietudine interiore provocata, ed anzi richiesta, dal percorso purificatore verso la conoscenza del sé e verso la verità che quelle medesime certezze tutte stravolge e distrugge.

Una metafora cioè della discesa all’Oltretomba, dimensione di cui, del resto, le sculture del Parco costituirebbero una costante evocazione. Chi visitava il Sacro Bosco percorreva, quindi, un itinerario iniziatico dove le varie tappe, simboleggiate dalle diverse figure, «corrispondono alle varie prove che l’anima deve compiere per elevarsi». In tale contesto, ogni figura e ogni scena presente rappresenterebbero dunque una delle tappe necessarie a percorrere un cammino verso la conoscenza e la verità.

Le Sfingi

All’entrata del Parco dei Mostri sono due sfingi a dare il benvenuto al visitatore. Simbolo dell’enigma e del dubbio, su una di loro si legge: «Tu ch’entri qua pon mente parte a parte e dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o per arte» quasi ad ammonire lo spirito che tenda all’elevazione affinché egli rifletta sulla fallacia delle apparenze e tenti di percepire il significato e l’insegnamento risposti in ogni scultura che incontrerà lungo il cammino.

Ercole e Caco

Continuando verso destra (il sentiero a sinistra, bordato da inquietanti volti di peperino, termina in pochi metri di fronte ad un enorme mascherone), e scendendo leggermente ancora a destra, s’incontra una delle prime figure importanti ed imponenti del Parco dei Mostri. Si tratta di un gigante (Ercole?) che squarcia la sua vittima (Caco?): la lacera «come lacerata è l’anima che inizi il cammino verso la conoscenza» (Aurigemma), anche se può scorgersi in lui un’espressione né di rabbia né d’odio, ma di intensa e austera pietà.

Da notare inoltre, che nei pressi del gigante (e del greto del torrente) vi sono alcune delle opere più misteriose e spettacolari, tra cui un pesce e una tartaruga giganti e il Pegaso.

La Casa Pendente

Lasciati alle spalle un ninfeo e un teatro, e giunti quasi a metà del percorso, troviamo quindi una delle opere più curiose del parco. Si tratta della cosiddetta “Casa Pendente”, piccolo gioiello d’architettura rinascimentale. Questa, pare voler simboleggiare la sensazione di vertigine provocata proprio da quella caduta delle sicurezze morali sociali. Caduta che l’iniziato deve in un certo senso “sopportare” per continuare il cammino verso la verità. Le sue convinzioni ormai barcollano, ma proprio nel saper affrontare simile stato d’animo sta il superamento di questo stadio purificatorio.

Parco dei Mostri di Bomarzo | Cosa vedere e come visitarlo
Parco dei Mostri di Bomarzo

La Porta degli Inferi

Ci s’inoltra poi nel punto più spettacolare del complesso, una radura che ospita figure incredibili quanto enigmatiche. Un Nettuno disteso, un magnifico drago che assalta la sua preda, un elefante che stritola un guerriero, un balcone contornato da coppe recanti sentenze ermetiche. Questa radura è dominata sullo sfondo dalla visione spaventosa e magica dell’Orco, la scultura più nota del parco. Il Mascherone da molti interpretato quale “Porta degli Inferi”, assume tratti differenti a seconda dell’ora. Arriva, infatti, a deformare la propria stessa espressione, mentre le sue fauci spalancate permettono al visitatore di entrare in una stanza angusta. In questa stanza, che riproduce l’atmosfera di una tomba etrusca, si trova un tavolino su cui poter addirittura banchettare.

Ciò che colpisce chi sta per avvicinarsi alle sue fauci è però la frase scolpita sulle labbra del mostro, recante l’iscrizione: «ogni pensiero vola». Un’enigmatica frase che vuole indicare la necessità di abbandonare la ragione, ormai insufficiente, in favore dell’intuizione. Si arriva così all’ultimo stadio del percorso esoterico, rappresentato dal Tempietto.

Cerbero

Lasciati l’Orco e un’altra ampia radura, si inizia a salire verso la meta conclusiva dell’itinerario,incontrando il Cerbero. Si tratta, ovviamente del cane a tre teste che pare presentarsi quale sorta di spaventoso guardiano del Tempietto. Questo vuole forse essere, con la sua ambiguità, estremo e terribile monito per il “viaggiatore della coscienza”. Monito a guardarsi bene dal non cedere alla falsa conoscenza e ad affidarsi, nel far ciò, soltanto all’intuizione divina.

Il Tempietto

Si giunge così infine al Tempietto, che sorge alla sommità del parco, ma in diretta corrispondenza dell’ingresso di questo, quasi a voler tracciare un ideale “anello magico”. La “sacra conoscenza”, infatti, domina il visitatore che inizia il cammino alchemico di trasmutazione della propria anima da “materia vile” a “materia nobile”. Il viaggio si completa nei meandri della coscienza, donando all’illuminato la più alta virtù, quella del “viver bene”, del protendere l’anima verso l’estatica libertà dell’infinito e dell’eterno.

Il Sacro Bosco di Bomarzo: un libro scolpito nella pietra

Concludendo, il Sacro Bosco rappresenterebbe, dunque, un vero e proprio libro scolpito nella pietra. Un libro avente il duplice scopo di guidare il neofita alla purificazione dell’anima e alla conoscenza di sé. Un itinerario iniziatico che peraltro ricalcherebbe nella stessa struttura paesaggistica il cammino illustrato da Dante nella Divina Commedia.

Il Parco dei Mostri di Bomarzo (La Torre Pendente) | Lazio Nascosto
La Torre Pendente nel Sacro Bosco

Come visitare il Parco dei Mostri

Giorni e Orari di Apertura

Aperto tutti i giorni dell’anno con orario continuato:

Nei mesi di Novembre, Dicembre, Gennaio, Febbraio:
9.00 – 17.00

Da Marzo (con ora legale) a Settembre:
9.00 – 19.00

Ottobre: 9.00 – 18.00

N.B. gli orari di apertura potrebbero variare a seconda della stagione o per altre cause. Consigliamo di contattare SEMPRE l’ente gestore del parco per verificare l’esatto orario d’ingresso.

Prezzo dei Biglietti

Individuali
L’ingresso è a pagamento con le seguenti tariffe:
BIGLIETTO INTERO: € 13,00
BAMBINI (da 4 a 13 anni): € 8,00
BAMBINI SOTTO I 4 ANNI E DISABILI NON AUTOSUFFICIENTI: gratuito

Gruppi
E’ richiesta una lettera di presentazione dell’Ente promotore.
Intero: € 11,00 a persona
(gruppi di minimo 30 persone verrà riservato un biglietto di ingresso gratuito per l’accompagnatore di ciascun gruppo)

E’ obbligatoria la prenotazione per i gruppi (min 30 persone) chiamando: 0761.92.40.29.

Come Arrivare al Parco dei Mostri

Per raggiungere facilmente questo magnifico giardino storico del viterbese, occorre prendere la E35 da Roma (92,6 km) e arrivare allo svincolo che immette sulla A1.  Seguirla per 74 km fino all’uscita di Attigliano. Da qui, subito dopo il casello, troverete un incrocio con cartelli stradali che indicano Bomarzo – Civitella d’Agliano – Castiglione in Teverina – Viterbo. Dall’incrocio percorrere la SP11 Bomarzese per 6 km. Si attraversa il Fiume Tevere, le campagne viterbesi e, poco prima di arrivare al borgo, svoltare a destra (un cartello in ferro indica “Sacro Bosco”). Si segue la strada per 1 km e si giunge alla meta.

Informazioni Turistiche

Parco dei Mostri – Sacro Bosco
Loc. Giardino s.n.c
01020 Bomarzo (VT)
Tel. +39 0761.92.40.29
Sito Web del Parco

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