Cosa vedere a Bassiano, celebre borgo sui Monti Lepini
Aggiornato il: 31 Luglio 2025
Patria del celebre umanista Aldo Manuzio (1447-1451), Bassiano è un grazioso borgo medievale, situato sopra un colle in una valle interna dei Monti Lepini. Dalla caratteristica struttura a spirale, ascendente verso il punto ove anticamente sorgeva la rocca, il paese ha mantenuto quasi intatto l’aspetto di un villaggio fortificato del XIII-XIV secolo.
Sono ancora visibili, infatti, le mura turrite aperte dalle originarie porte, residuo dell’assetto urbano dato alla fine del XIII secolo dai Caetani, mentre nel centro storico si ammirano numerose case-torri. Tutt’attorno, montagne, boschi, prati, uliveti e terrazzamenti formano il quadro tipico del bucolico paesaggio lepino.
Le origini di Bassiano
Le origini di Bassiano sono ancora oscure ma le prime notizie storiche fanno riferimento al X secolo quando pastori e agricoltori si rifugiarono in questi luoghi coperti dalle colline, per poter nascondersi dai frequenti assalti barbarici nella zona. Il nome di Bassiano fu invece ufficialmente scritto su un documento del 1169. Questo fu ritrovato nell’archivio della Collegiata di Santa Maria in Sermoneta inerente ad un castrum.
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Il centro storico
Bassiano è uno di quei borghi sospesi nel tempo, adagiato come un nido tra i Monti Lepini, in provincia di Latina. Chi arriva fin qui non lo fa per caso, ma per respirare un’altra dimensione, più lenta e sincera, dove il paesaggio, la storia e le tradizioni si intrecciano senza fretta. Passeggiando tra i vicoli del centro storico, circondato ancora oggi dalla cinta muraria medievale, si ha la sensazione di camminare dentro una piccola fortezza scolpita nella pietra.
Il borgo si sviluppa in cerchi concentrici, quasi fosse disegnato per abbracciare chi lo visita. Tra case in pietra e balconi fioriti, si incontrano scorci suggestivi e dettagli architettonici che raccontano storie antiche: archi, scalinate e passaggi coperti che conservano l’identità medievale di questo luogo. La vista dal belvedere merita una sosta: lo sguardo si apre su vallate boschive e profili montuosi, regalando una pace rara.
Un luogo simbolo è senza dubbio è il Museo delle Scritture Aldo Manuzio, dedicata al celebre tipografo e umanista nato proprio a Bassiano nel XV secolo. La sua figura ha lasciato un segno profondo nella storia della stampa: basti pensare che fu tra i primi a usare il carattere corsivo e il formato tascabile dei libri. Il museo, ospitato in un edificio storico, ripercorre la sua vita e il suo lascito culturale con installazioni multimediali e testimonianze storiche, ideali anche per i visitatori più giovani.
Altro luogo che racconta l’anima del borgo è la Chiesa di Sant’Erasmo, patrono del paese, costruita nel XII secolo e restaurata nei secoli successivi. All’interno custodisce affreschi e arredi sacri di pregio, e nei suoi pressi si svolge ogni anno la suggestiva processione del santo, una delle più sentite dagli abitanti. I numerosi interventi di restauro ne hanno radicalmente cambiato l’architettura originale. Sulla facciata possiamo notare un bassorilievo che raffigura il “Cristo Benedicente”. L’ambiente interno, tipicamente neoclassico, conserva un coro ligneo del 1852. Nel borgo troviamo anche la Chiesa di San Nicola risalente al 1200 e la Chiesa di Santa Maria. Quest’ultima nasce come parte di un monastero benedettino nel XII secolo.
Se ami camminare nella natura, Bassiano è anche il punto di partenza perfetto per esplorare i Monti Lepini. Tra faggete, lecceti e sentieri panoramici, puoi intraprendere itinerari a piedi o in bici, come il percorso che conduce all’antico Eremo del Crocifisso, immerso nel verde e raggiungibile con una passeggiata di circa un’ora, tra spiritualità e paesaggi selvaggi.
Dopo la visita al borgo, una tappa irrinunciabile è dedicata al gusto. Il protagonista assoluto è il prosciutto crudo di Bassiano, dal sapore inconfondibile, stagionato in modo naturale e affumicato secondo antiche tecniche locali. Lo puoi assaporare nei ristoranti del paese o acquistare direttamente nei salumifici tradizionali, dove l’accoglienza è parte integrante dell’esperienza.
Per chi desidera prolungare la giornata, da Bassiano si possono facilmente raggiungere altri centri di interesse dei Lepini, come Sermoneta, con il suo Castello Caetani, o l’Abbazia di Valvisciolo, un gioiello cistercense immerso nel verde.
Visitare Bassiano significa riscoprire un’Italia minore, autentica, fuori dai circuiti affollati, dove ogni dettaglio ha ancora un senso e una voce. Una meta ideale per chi cerca un turismo lento, culturale, ma anche sensoriale, a contatto con la terra e con le radici profonde di un territorio unico.
Le mura castellane
Le maestose mura castellane, fatte costruire dai Caetani nel XIII secolo, costituiscono la struttura a spirale del paese. Una serie di scalette crea un gioco tra i vicoli e passaggi nascosti che culminano verso la collina in cui troneggia la già citata Chiesa di Sant’Erasmo e la piazza della Torre Civica. Le tre porte di accesso al borgo di Bassiano non rappresentano semplicemente un’apertura nelle mura ma un luogo dì incontro fra due mondi.
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Dove Mangiare
Ristoranti, Trattorie e Pizzerie
Informazioni Turistiche
Comune di Bassiano
Via Aldo Manuzio, 117
Tel . +39 0773.35.52.26
Sito Web del comune
Pro Loco Bassiano
Via Della Croce SNC
Tel. +39 0773.35.51.54