Necropoli di Vulci a Montalto di Castro

Alla scoperta della Necropoli etrusca di Vulci

Cosa vedere alla Necropoli di Vulci vicino Montalto di Castro
Guida per conoscere il patrimonio artistico e archeologico di una delle necropoli più belle del Viterbese

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Aggiornato il: 11 Marzo 2024

Le necropoli di Vulci sono sparse in un’area estesa a sud del Parco Archeologico, a sinistra del Fiume Fiora. La loro datazione copre un periodo che va dall’VIII al V sec. a.C. Tra i sepolcri più conosciuti di Vulci, segnaliamo il maestoso Tumulo della Cuccumella, alto 18 metri e con un diametro di ben 70 metri. Si trova nella parte più meridionale della necropoli ed è il tumulo più grande dell’Etruria. I primi scavi avvennero nel XIX secolo ma analisi più approfondite iniziarono nel 1928 sotto la guida dell’archeologo U. Ferraguti.

La visita alla Necropoli di Vulci

La Necropoli di Ponte Rotto (La Tomba François)

Merita una menzione particolare la Tomba François, risalente al IV secolo a.C. al cui interno è possibile ammirare uno straordinario ciclo di affreschi, dal mirabile impatto visivo, tanto da essere considerato una delle più importanti pitture etrusche mai scoperte. La tomba, risalente tra il 340 e il 330 a.C., si trova in località Ponte Rotto.

La visita alla Necropoli di Vulci

La Necropoli di Ponte Rotto
(La Tomba delle Iscrizioni e le altre tombe del parco)

Sempre in località Ponte Rotto troviamo la Tomba delle Iscrizioni, chiamata così grazie alle iscrizioni rinvenute al suo interno; 17 di origine etrusca e 6 romane. La tomba fu scoperta nel 1956. Oltre a quelle citate, sono presenti altre tombe denominate Tomba dei Tori, Tomba dei Due Ingressi e la Tomba dei Sarcofagi, la Tomba delle due Anticamere, la Tomba del Pronao Arcuato, la Tomba del Fico, la Tomba dell’Arco, la Tomba dei due Atri e la Tomba del Delfino.

La Necropoli dell’Osteria

Nella necropoli dell’Osteria (situata a nord dell’area archeologica), dopo un lungo restauro, è stata riportata alla luce la maestosa Tomba della Sfinge, e oggi è possibile visitarla. È stato realizzato un percorso turistico – archeologico che include la visita alla “Tomba dei Soffitti Intagliati”, imponente sepoltura a cinque camere funerarie e la Tomba delle Mani d’argento, chiamata così per la scoperta di due mani in lamina d’argento e oro oltre ad una serie di reperti costituito da pregevoli oggetti ornamentali e vasellame.

La Necropoli di Poggetto Mengarelli e del Mandrione di Cavalupo

Altre necropoli presenti nel parco archeologico sono la Necropoli di Poggetto Mengarelli, inclusa nella precedente, fu scoperta nel 2010 nei pressi del casale Mengarelli. Gli scavi hanno portato alla luce tombe a fossa risalenti al VIII secolo a.C., dove furono trovati resti umani e oggetti di ceramica e bronzo.

Infine la Necropoli del Mandrione di Cavalupo anch’essa oggetti di numerosi scavi nel XIX secolo la Tomba più importante da segnalare è quella dei “bronzetti sardi”, la cui scoperta fu attribuita a due donne sarde.

Come visitare la Necropoli di Vulci

Parte della Necropoli è visitabile liberamente ma per accedere alle zone di maggiore interesse occorre affidarsi alle guide. Informarsi presso l’ufficio del Parco o consultare la pagina dedicata alle visite guidate.

Orario di visita

Dal 1 gennaio al 31 marzo: 9.00 – 17.00

Dal 1 Aprile al 30 Giugno: 9.00 – 18.00

Dal 1 Luglio al 31 Agosto: 9.00 – 19.00

Dal 1 Settembre al 30 Settembre: 9.00 – 18.00

Per informazioni sugli orari di visita alle necropoli di Vulci consultare la Pagina ufficiale del Parco oppure contattare la sede.

Cosa vedere nei dintorni della Necropoli di Vulci

Come indicato in precedenza il Castello si trova vicino sia all’area archeologica che alla riserva naturale omonima. Da non perdere è il Castello dell’Abbadia e il Castello dell’Abbadia. Insieme al parco e alla riserva formano un tour di grade interesse storico-turistico. E’ possibile integrare alla vista anche il borgo di Canino distante circa 13 km, e il paese di Montalto di Castro con il suo maestoso Castello Guglielmi. Infine segnaliamo i cosiddetti “Archi di Pontecchio” (11,3 km), situati lungo la strada che collega Canino a Montalto di Castro. Si tratta di resti di acquedotti di probabile origine medievale, costituiti da una serie di arcate con due ordini sovrapposti.

Informazioni Turistiche

Parco Archeologico Naturalistico di Vulci
Fondazione Vulci
Uffici Amministrativi
Tel. +39.0766.870180
Sito Web del Parco

Biglietteria
Tel. +39.0766.03.15.56 | +39.0766.89.29.8 | +39.0766.87.01.79

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria Meridionale
Via Cavalletti, 2 – 00186 (RM)
Tel. +39 06.67.23.30.02/3
Sito Web

Comune di Montalto di Castro
Piazza Giacomo Matteotti, 11
Tel. +39 0766.87.011
Sito Web del Comune

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