La Monna dalla Certosa di Trisulti: Introduzione al percorso
Andata: Da Collepardo – Certosa di Trisulti, per il Vado di Porca, la Sella Faito e la cresta est
Ritorno: Stesso itinerario
Commentare questo itinerario, che sale sulla cima de La Monna, non è certo cosa facile; l’uso di aggettivi superlativi sarebbe così frequente da risultare quasi smodato agli occhi di chi legge. La natura, i paesaggi e il panorama che si possono ammirare lungo questo percorso sono tutti di notevole pregio. Il risultato è uno dei più bei sentieri percorribili sull’intero Appennino. Gli scorci che si aprono ad ogni passo e il vasto panorama che si apre nella parte finale lasciano oltremodo stupito anche l’escursionista più esigente.
Che dire altro? Non resta che prendere lo zaino ed incamminarsi. E non vi fate scoraggiare dal notevole dislivello; se fatto con il giusto spirito risulterà verosimilmente poco faticoso. La presenza poi della Certosa di Trisulti darà a tutta la gita una significativa impronta di carattere storico, artistico e religioso che l’escursionista potrà cogliere da subito, e man mano fino ad arrivare in vetta ove lo accoglierà una delle più grandi e visibili croci presenti sulle vette delle nostre montagne.
Descrizione del Percorso
Da Frosinone o da Fiuggi con la S.S. 155 si raggiunge l’abitato di Collepardo (631 m) e da qui la bellissima Certosa di Trisulti (825 m). Parcheggiata l’auto nell’ampio piazzale adiacente la certosa, si continua a piedi lungo la strada che costeggia il lato sinistro del complesso religioso. Un centinaio di metri più avanti, sulla sinistra, troveremo le indicazioni dell’inizio del sentiero. Si risale così con un piacevoli svolte il magnifico querceto che caratterizza la prima parte dell’itinerario. Attraversata una sterrata, si prosegue nel querceto fino ad una piccola parete di roccia. Da questo punto le querce lasciano il posto ai faggi e si giunge in breve al caratteristico intaglio del Vado di Porca, ottimo belvedere sulla Certosa di Trisulti (1050 m, 0.30 h, non quotato sulla carta IGM).
Lasciato il vado il sentiero obliqua nettamente a sinistra ed entra quasi in piano nella solitaria Valle di Porca (non nominata sulla carta IGM). Si attraversa così tutta la valle, con il sentiero non sempre visibile, fino a raggiungere, con pendenza sempre più marcata. Dapprima le pendici ovest di Colle del Vomero e poi l’evidente cresta SE del Monte Rotonaria (0.40 h/ 1.10 h). Intercettata la cresta intorno alla quota 1200, la si risale tenendosi a destra o sopra il filo fino a quando questa diventa più marcata.
Verso la cima de La Monna
Da qui il sentiero abbandona la cresta, traversa a mezza costa le pendici orientali del Monte Rotonaria e si inoltra nella suggestiva Valle della Barca avvolta da un fitto bosco di giovani faggi. Si risale quindi tutta la valle fino al pianoro di Sella Faito (1665 m, 0.50 h/ 2.00 h, non nominata sulla carta IGM) posto tra il Monte Fanfilli (a nord) e il Monte Rotonaria (a sud). Ora, piegando leggermente verso destra, si attraversa il pianoro erboso e ci si inoltra di nuovo nel bosco di faggi.
Poco dopo si esce definitivamente dal bosco e ci si trova di colpo a fiancheggiare i desolati pendii erbosi del versante sud del Monte Fanfilli. Alla vista di tale paesaggio si dovrà seguire il sentiero che punta alla visibile sella tra La Monna e il Monte Fanfilli tralasciando tutte le tracce di sentiero che corrono a mezza costa. Così il sentiero, dopo aver superato in successione due ripide vallette, traversa obliquamente le pendici meridionali del Fanfilli giungendo rapidamente alla già citata sella (1888 m, 0.50 h/ 2.50 h). L’itinerario ora devia nettamente a sinistra, percorre tutta la cresta est e guadagna in breve la cima de La Monna (1952 m, 0.10 h/ 3.00 h).
Scheda Tecnica
Dislivello complessivo: 1130
Tempo andata: 3.00 ore
Tempo ritorno: 2.00 ore
Difficoltà : E+
Segnaletica: segni bianco-rossi
Luogo di partenza:Â raggiungibile con auto e pullman
Coordinate GPRS
La Monna
41°48′23.04″N 13°22′15.96″E
Mappa (La Monna)
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