La Monna da Campo Catino

La Monna da Campo Catino: Introduzione al percorso

Andata: Da Guarcino – Campo Catino per il Vado di Campovano, il Passo del Diavolo e la cresta ovest.
Ritorno: Stesso itinerario

Itinerario lungo, poco faticoso e per alcuni tratti insolito: si camminerà infatti per circa 13 km compiendo il modesto dislivello di circa 400 metri. Ma perché insolito? Prima di tutto perché il percorso si svolge interamente in quota, scenario non di certo usuale sul movimentato Appennino Laziale.

Poi perché, nonostante non si incontri nemmeno un arbusto, i lievi e piacevoli saliscendi toccano e attraversano paesaggi a dir poco surreali. L’unica nota stonata sono gli alberghi e gli impianti di risalita di Campo Catino che deturpano il paesaggio nella parte iniziale del nostro itinerario. Però vi possiamo assicurare che una volta usciti dalla conca, tranne uno spiacevole incontro con un traliccio dell’alta tensione, il percorso diventa solitario e di notevole suggestione. La cima de La Monna, protesa verso la valle del Fiume Sacco, dona a chi avrà il piacere di raggiungerla, un eccellente panorama su tutta la Ciociaria.

La Monna da Campo Catino | Escursioni, Sentieri e Trekking nel Lazio
La Monna

Descrizione del Percorso

Da Frosinone, Fiuggi o Subiaco si raggiunge l’abitato di Guarcino e da qui la stazione sciistica di Campo Catino. Dopo aver superato la zona degli alberghi si può parcheggiare l’auto nel piazzale che affaccia sulla vasta conca erbosa che da il nome alla nota località turistica. Si scende così a traversare il pianoro tenendosi alla base delle pendici del Monte Vermicano (che vediamo spoglio e deturpato dagli skilift alla nostra destra) fino ad incontrare una carrareccia che sale con ampie svolte ad una sella (1905 m).

Superata la sella con percorso a mezza costa si giunge ad una seconda sella (1885 m, 0.30 h) ove c’è un grande bivio ad Y: si prende l’ampia carrareccia di destra che con percorso a mezza costa traversa le pendici sud del Peschio della Cornacchia fino a giungere nei pressi del Vado del Pozzotello (1940 m, non nominato sulla carta IGM). Lasciato alle spalle il Vado del Pozzotello, si prosegue nella stessa direzione e, sempre con percorso a mezza costa, si supera sulla destra il Monte Pozzotello affacciandosi così sulla bella conca prativa del Campovano ove sul bordo più occidentale sorge un rifugio.

Verso la cima de La Monna

Ancora sulla carrareccia si raggiunge l’ampia forcella denominata Vado di Campovano (1876 m, non nominato sulla carta IGM) dove il panorama spazia, alla nostra sinistra, sulla boscosa e selvaggia Valle della Selvastrella (0.20 h/ 0.50 h). Da questo punto in poi la carrareccia diventa sentiero e aggira sulla destra alcune piccole elevazioni. Dopo aver superato quella più alta (1948 m) si scende velocemente al Passo del Diavolo (1903 m). Si tratta di un’importante intaglio che mette in comunicazione la valle del Fiume Cosa con la Val Roveto (0.20 h/ 1.10 h).

Da questo momento il sentiero corre lungo la cresta spartiacque e guadagna, con un tratto un po’ ripido, l’evidente anticima nord del Monte Fanfilli (1942 m). Superata la quale, in un paesaggio simile a quello lunare, si giunge in breve alla cima vera e propria (1952 m, 0.30 h/ 1.40 h). Mantenendosi sempre sul filo si discende la cresta SO del Fanfilli fino all’evidente sella (1888 m). Quest’ultima divide le vette gemelle del Monte Fanfilli e de La Monna entrambe di 1952 metri di altezza. Così, senza possibilità di errore, si risale la cresta ovest de La Monna fino alla bella e panoramica cima dominata da una grande croce metallica (0.20 h/ 2.00 h).

Scheda Tecnica

Dislivello complessivo: 410
Tempo andata: 2.00 ore
Tempo ritorno: 1.50 ore
Difficoltà: E
Segnaletica: segni bianco-rossi
Luogo di partenza: raggiungibile con auto e pullman

Coordinate GPRS

La Monna
41°48′23.04″N 13°22′15.96″E

Mappa (La Monna)

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